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Architettura,  Interni

Tra cielo e mare…

…c’è un’isola dove soggiornare diventa un’esperienza primordiale.

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Fabrizio De Andrè, indimenticato cantautore, la descriveva cosi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come paradiso”.
È la Sardegna, splendida terra di contrasti, di civiltà antiche e misteriose, di tradizioni radicate e di bellezze naturali.

Le colline, ricoperte dalla macchia mediterranea che spande nell’aria i profumi del mirto, del timo, del corbezzolo e della lavanda digradano verso le acque cristalline del golfo di Olbia, fanno da sfondo ad una villa la cui ristrutturazione è stata curata dall’architetto torinese Davide Varetto, della Varetto Design, una realtà, quest’ultima, che, nata 50 anni fa come falegnameria si è trasformata nel tempo uno Studio multi-disciplinare.
E se la filosofia di Varetto Design è quella di realizzare ambienti in grado di restituire intense emozioni attraverso un’attenzione ai particolari combinata ad un design semplice e raffinato costituito anche da pezzi unici, questa casa affacciata sul mare ne è “solida” testimone.
In ogni ambiente dell’abitazione domina la semplicità raffinata del colore bianco, utilizzato negli arredi mobili e sulle pareti, con innesti di grigio a sottolineare alcune parti murarie della zona notte, e di azzurro mare nelle “cuscinature” interne ed esterne: l’insieme è armonizzato da una uniforme pavimentazione in doghe di legno di quercia, spazzolate e sbiancate, posate “a correre” in tutta la casa, bagni compresi (di Cadorin Group Srl).

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Le ampie vetrate panoramiche della zona living,

che si presenta come un open space, convogliano la luce che si riflette sulle superfici in vetro laccato lucido bianco latte della cucina (Light by Modulnova) e sul piano di lavoro in lastre bianche di Kerlite, con vasca integrata.
Un pannello in plexiglas satinato separa l’area della cucina dal living dove sono presenti una serie di pezzi di design scelti tra produzione di serie e produzione su disegno dello stesso Davide Varetto che ha progettato il divano e la poltrona realizzati dall’azienda Brera.
Posto tra gli imbottiti, un tavolino in massello di olmo antico richiama la console e due mensole a parete, prodotte artigianalmente da Nature Design.
Il tavolo da pranzo, in posizione antistante alla parete rivestita in mdf laccato bianco, con texture che richiama le onde del mare (di Creo), ha una base dalle accentuate forme plastiche realizzata in “tecnoril” (un mix di materiale minerale naturale e resina acrilica atossica) e un piano in cristallo extrachiaro (Gaia di Tonin); le sedie che lo accompagnano hanno uno schienale in cuoio intrecciato (Guapa by Midj).
L’ illuminazione della zona giorno è affidata a Kartell per la lampada da terra trasparente, a Rotaliana per le sospensioni con corpo cilindrico sopra il tavolo, a Lucitalia per le appliques; lo stesso Davide Varetto ha progettato la luce da appoggio sopra la consolle (collezione Idea).

La zona notte ospita tre camere da letto e due bagni.

Si ritrova anche qui il sapore del legno di olmo antico

nel letto della camera padronale (Nature Design) e nella scala con funzione di libreria che si trova, in appoggio ad una parete,   in una delle altre due camere presenti, entrambe di dimensioni più contenute ma sufficienti ad alloggiare letti matrimoniali (Bonaldo).
Le armadiature della Alf Da Frè, con ante laccate opaco, propongono un’immagine decisamente minimal.
Il vetro laccato lucido bianco latte è protagonista anche nell’antibagno a servizio della camera padronale attraverso una base sospesa con vasca integrata in vetro, sempre di Modulnova; i rivestimenti sono di Atlas Concorde
.
Nel bagno ospiti, seppur di dimensioni modeste, è stato possibile ricavare una doccia di 90×90 cm con piatto in ardesia (Grandform); il rivestimento è in gres porcellanato posato in lastre quadrate di grande formato (120×120 cm) di colore bianco, che presentano lievissime, irregolari decorazioni superficiali a guisa di una lavorazione in filigrana (serie Decor bianco di Mutina). Sul rivestimento risalta il piano di appoggio del lavabo/catino, realizzato in legno e di forma stondata, replicato in un secondo mensolone sottostante. Nella muratura sono state ricavate nicchie illuminate da piccoli punti luce a led.

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L’ultimo sguardo di questo racconto si posa sull’esterno, dove natura e costruito rispettosamente si abbracciano, e lì si perde tra scalinate di granito, rampe in acciaio corten, solarium a prato circondato da cespugli che rilasciano fragranze e dove ha trovato il suo habitat un ulivo secolare. Questo suggestivo fondale ospita anche una piscina dalle forme sinuose bordata con il marmo di Orosei; intorno le rocce antiche che risaltano per la studiata illuminazione, poco invadente, realizzata con paletti in acciaio corten (Belvedere di Flos)

appaiono come opere d’arte in un museo a cielo aperto.

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