Il comfort acustico abbraccia il design.

a cura di Simona Stroppiana

Alcuni esempi virtuosi in un settore in continua evoluzione.

Il comfort acustico negli ambienti è frutto di molteplici contributi sapientemente calibrati per ottenere il corretto equilibrio tra assorbimento e riflessione delle onde sonore.
L’evoluzione dell’offerta in questo settore sta vivendo un momento di accelerazione dovuto anche alla recente pandemia da Covid 19 che ha evidenziato ancor di più l’importanza di realizzare spazi in cui vivere e lavorare in condizioni di benessere anche attraverso l’impiego di strumenti efficaci per la mitigazione del rumore.
Possiamo affermare che la necessaria attenzione verso il comfort acustico, per i benefici che si possono ottenere in termini di produttività e benessere, ha generato un consistente ampliamento dell’offerta di soluzioni di fonoassorbimento declinate in un’ampia gamma tipologica di complementi di arredo e allestimenti

Non più solo i classici pannelli fonoassorbenti

ma anche sistemi che possono, ad esempio, sia illuminare l’ambiente che correggerne l’acustica, pareti ricoperte da tessuti sempre più performanti e anche in materiali riciclati che offrono coefficienti di fonoassorbimento, divani concepiti come isole di comfort e silenzio, pannelli sospesi per interventi non strutturali, ecc.: sono tutti strumenti che oggi moltiplicano le possibilità per i progettisti e tecnici dell’acustica di

offrire risposte puntuali in funzione delle destinazioni d’uso, delle specificità architettoniche degli spazi e dell’interior design.

Un’ulteriore spinta verso un’acustica di qualità arriva dall’evoluzione delle norme che elevano gli standard di progetto, specialmente in ambito di lavori pubblici.
Quali sono i fenomeni fisici coinvolti quando parliamo di comfort acustico?
In acustica la riverberazione è il fenomeno della riflessione delle onde sonore sulle superfici di un ambiente ed il tempo di riverberazione è la permanenza del suono nell’ambiente stesso.
Quando il tempo di riverberazione è troppo lungo le onde sonore si sovrappongono e si mescolano tra loro, rendendo lo spazio interno non più confortevole.
Una conseguenza evidente, ad esempio, è la mancata comprensione delle parole della persona vicino a noi e con la quale stiamo conversando.
Questa risonanza viene altresì accentuata dalla necessità di alzare il volume della voce per farsi capire e va da sé che in una sala affollata questa tendenza produce effetti peggiorativi per il benessere delle persone nell’ambiente.
I proprietari del ristorante Clu di Castello di Clanezzo, nella provincia bergamasca, ad esempio, si sono accorti  che il fenomeno del riverbero  impediva di gustare appieno l’esperienza della loro cucina basata su un’accurata ricerca di sapori e abbinamenti anche insoliti: per risolvere il problema si sono rivolti a Tensilence e la scelta è caduta su Soundflat, un pannello termoformato ad alte prestazioni di fonoassorbimento, con un design elegante ed essenziale, particolarmente adatto per le sale del ristorante che hanno pareti e volte decorate.
Una nota che fa la differenza: le soluzioni Tensilence sono disponibili anche in tessuto acrilico Raytent, brand di green economy basato sul riciclo del tessuto acrilico derivante dall’industria della tenda da sole.

Anche in un settore tecnico come quello dell’acustica, le aziende che reinterpretano arredi e complementi in funzione delle caratteristiche di fonoassorbenza sono accomunate dall’aver assunto come prioritaria  la ricerca di design e di “empatia”:  non basta progettare un buon prodotto da un punto di vista tecnico/funzionale  ma serve uno sforzo aggiuntivo per addensare all’interno del prodotto stesso i racconti  nei quali i fruitori del prodotto finale si possano riconoscere.
Milano di Caimi, ad esempio,  è un progetto che si propone, con estrema semplicità, di assolvere contemporaneamente a due funzioni: illuminare gli ambienti ed offrire un maggior benessere acustico.
Si tratta di una famiglia di paralumi di forma cilindrica e dalle altezze variabili che si sospendono al soffitto attraverso tre cavi regolabili in altezza : il design essenziale permette un impiego agevole e versatile nelle più diverse tipologie ambientali, pubbliche o domestiche.
I paralumi sono composti da una struttura tubolare interna, rivestita con tessuto fonoassorbente
Snowsound Fiber Textiles Bouclè, disponibile in una ricca gamma di colori. Il rivestimento è facilmente sfoderabile grazie a zip che corrono lungo il perimetro superiore e che rendono agevoli le operazioni di manutenzione e pulizia.

Isolspace Style by Tecnasfalti, arricchisce la gamma di pannelli fonoassorbenti di design, altamente decorativi, che, come quadri, abbelliscono le pareti di case, uffici, negozi, palestre e locali di ristoro; atossici e anallergici possono essere impiegati anche nelle scuole d’infanzia perché non disperdono polveri o sostanze volatili.
I tessuti sono realizzati con materiale premium –  fibra ISOLFIBTEC STL – ottenuta da riciclo di materiale pre e post-consumo.
I pannelli sono personalizzabili con soggetti e texture a scelta e, nel modello Mafric, sono disponibili rivestimenti in tessuti di riciclo, destinati a diventare scarto, cui viene data nuova vita per il massimo della sostenibilità: si tratta di scampoli d’avanzo in cotone decorati con la tecnica africana wax, dai disegni originali e brillanti proposti in limited edition.
Nello specifico la collezione Style Mafric  nasce dalla collaborazione con Mafric, brand italiano di abbigliamento etico-etnico che produce coinvolgendo sartorie sociali.
Mafric è tra le applicazioni più virtuose di questo impegno assunto dall’azienda Tecnasfalti che aderisce al protocollo di sviluppo sostenibile  “Green Planet”

Prodotto da Slalom, ECOwall è un pannello sottile termoformato colorato e modulare per la correzione acustica perimetrale. Il sistema mantiene inalterata la fruibilità degli spazi e può essere distribuito nell’ambiente in modo e puntuale oppure in modo da formare superfici uniformi integrandosi con l’architettura degli interni (uffici, meeting rooms, locali di ristoro, abitazioni, ospedali, palestre, ecc.)
Se pendinato al soffitto, il pannello crea un layout piacevole e speciale, capace di sfruttare non solo la performance fonoassorbente ma di influire sulla refrazione delle onde sonore (baffles).
Dalla passione per il feltro di Slalom nasce Tunnel, un morbido layer che esalta la duttilità del feltro, diventando un rivestimento murale tridimensionale che si adatta alle dimensioni delle architetture. La cannettatura a tutta altezza esalta la verticalità dello spazio.

Se differenti sono le caratteristiche acustiche che gli ambienti devono possedere e che, naturalmente, sono in funzione delle specifiche destinazioni d’uso,  elemento comune e imprescindibile è la necessità che i segnali sonori che si propagano al loro interno trasmettano a chi li ascolta il messaggio di cui si fanno carico con pienezza di significato, chiarezza e perfetta definizione.
Diverse le soluzioni, quindi, che si possono mettere in campo per la correzione acustica.
Il controsoffitto posato da parete a parete è sempre il punto di partenza perché il soffitto ricopre la superficie più estesa di un ambiente ed è privo di arredi che possano creare discontinuità.
I pannelli fonoassorbenti a parete contribuiscono ad aumentare il comfort acustico e a minimizzare il propagarsi delle onde sonore, mentre gli schermi acustici posizionati strategicamente bloccano il suono diretto tra le postazioni di lavoro all’interno degli uffici open space, caratterizzati da grandi superfici.
Il recente standard ISO 22955 (che sarà presto declinato in UNI 11532 – parte 3) rappresenta uno strumento efficace per la progettazione degli uffici open plan, una vera e propria guida per il design acustico degli spazi.

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