Essere Interior Designer (parte prima).
a cura di Alessandro Marchelli
Una passione che emerge dirompente nella lettera che ci ha inviato Alessandro Marchelli.
Ă una scelta, un modo di essere, uno stile di vita: noi non facciamo gli Interior Designers (e i Designers), noi siamo Interior Designers (e Designers).
âNel momento in cui riesci a fermare la mente di chi guarda e riesci a fargli dire âquesto non me lâaspettavoâ, in quel preciso istante gli hai spaccato la monotonia del quotidiano. Ed è lĂŹ che sai di avere realizzato qualcosa di straordinarioâ. (Dante O. Benini).
La nostra forza è la creativitĂ , lâintelligenza artistica, lâemotivitĂ dellâinsolito; è il vivere di regole ânon scritteâ che definiscono il gusto, il bello, lo stile e che entrano nella definizione dei dettagli e nella ricerca della perfezione allâinsegna della âpas de disciplineâ, ovvero, ânessuna disciplinaâ.
La multisensorialitĂ caratterizza i nostri lavori che spesso seguono sentieri difficili, tutti da esplorare, ma entusiasmanti perchĂŠ, ponendosi al di fuori di condizionamenti e scontate tradizioni, lâesito che se ne ottiene è unico, originale, inimitabile.
Ogni progetto è una sfida âalchemicaâ in cui i bilanciamenti cromatici, tattili e olfattivi (miscelati con raffinata tecnica) e lâinvenzione di pattern materici unici hanno come risultato unâesperienza totale dei sensi.
Ma non basta!
Il progetto non si può ridurre ad un accorpamento di elementi che stanno bene insieme:
alla base ci deve essere sempre il richiamo ad immagini intime, gusti, colori, sapori, memorie, emozioni, dettagli della vita personale che vengono richiamati alla luce e collaborano nel suggerire le potenzialitĂ del progetto stesso.
Sono questi i fattori che, associati allo sguardo lungimirante e alle capacitĂ decisionali del progettista, fanno dellâinterior design unâesperienza sensoriale che trasmette memoria e meraviglia.
Per fare questo lâinterior designer deve affondare le proprie radici in un acuto senso della vita e nel luogo dove lavora, piĂš che in qualsiasi teoria o moda del momento.
Oscar Niemeyer, disse: ânon considero fondamentale lâarchitettura, ma lâideaâ.
E, citando Baudelaire, aggiunse: âLâirregolaritĂ , ossia lâinatteso, la sorpresa, lo stupore sono una parte essenziale delle caratteristiche della bellezzaâ.
Essere Interior Designer vuol dire esattamente questo, possedere âpeculiaritĂ â.
La nostra professione è come quella del sarto che cuce lâabito su misura per quella specifica persona che dovrĂ indossarlo: noi progettiamo lâhabitat per coloro che ci vogliono al loro fianco per concretizzare il sogno personale, per trasformare lâordinario in straordinario.
Ă stato Gaetano Pesce ad individuare lâorigine della nostra professione, scrivendo sulle pagine de âla Repubblicaâ a proposito degli anniâ70: âLâindustria moderna denunciava il bisogno di creativitĂ . Fu in quel momento che molti creatori italiani (non voglio dire i migliori), invece che dedicarsi alle categorie dellâarte tradizionale, cominciarono a dare il loro contributo e esprimere la loro creativitĂ nei luoghi di produzione e nellâindustria. Apparvero quindi delle nuove professioni artistiche: il grafico pubblicitario, il disegnatore industriale, il creatore di moda e quello che si esprime con il cibo, ecc. PiĂš tardi si chiameranno designer.â
Essere Interior Designer vuol dire andare âoltreâ, abbandonare i paletti di una âquotidianitĂ progettualeâ a favore di fantasia e poesia dâartista, lavorando con amore, coerenza e sapienza, approfondendo quando non si conosce, condividendo quanto si conosce, utilizzando lâingegno per oltrepassare gli ostacoli.
E per me andare oltre significa anche utilizzare forza e passione per abbattere la barriera (soprattutto mentale) tra lâambiente costruito che consideriamo appartenerci e rispecchiarci (lo spazio interno alla cittĂ ) e lâambiente naturale che normalmente definiamo come generico âesternoâ, quasi non avesse qualitĂ .
Mi piacerebbe che sia allâinterno di questa visione che lâinterior designer possa esprimersi e contribuire allâevoluzione della societĂ tracciando sentieri alternativi, restandone al passo.
âEssere Interior Designer vuol dire vedere il mondo con gli occhi di un bambino, disegnare con la matita di un artista, creare con la bravura di uno scultore, colorare come un pittore, ma progettare con la semplicitĂ e la bellezza che ognuno di Noi ha dentro di sĂŠâ.
Alessandro Marchelli
s f o g l i a l a g a l l e r i a
Alessandro Marchelli
AMD sensory interior architecture
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