WunderWood 2023

a cura di Riccardo E. Grassi

Perduti nelle meraviglie del legno: un progetto di collaborazione Università-Impresa.

È stata una coincidenza o una fatalità quella che mi ha permesso di incrociarci in occasione del Fuorisalone, lo scorso aprile: è lì che ho incontrato Alice.

Alta, le gambe snelle, il profilo composto ed elegante, la linea asciutta e intrigante: così mi è apparsa la credenza in noce canaletto di Fabbro Arredi, “falegnameria artigianale”.

Alice è, mi raccontano con passione, il miglior progetto WunderWood 2019, il concorso biennale organizzato e sostenuto dall’Azienda in collaborazione con la facoltà di Architettura di Lubiana, le Accademie delle Belle Arti di Brera (Milano) e G. B. Tiepolo (Udine).

Il fatto curioso è che in questi giorni mi è venuta per le mani una frase di Iosif Brodskij, russo americano Nobel per la letteratura, questa: “La funzione sociale di un poeta consiste nello scrivere, cosa che egli fa non per incarico della società ma per sua libera scelta. L’unico dovere lo ha verso la sua lingua, ed è il dovere di scrivere bene”.

Chissà per quale mia personale intonazione (corruzione?) del pensiero, quelle stesse righe ho immaginato, parafrasandole, di impiegarle anche per illustrare gli intendimenti di Fabbro Arredi: “La funzione sociale della falegnameria artigianale consiste nel realizzare, cosa che essa fa non per incarico della società ma per sua libera scelta. L’unico dovere lo ha verso il suo mestiere (la sua arte?), ed è il dovere di eseguirlo bene”.

Me le immagino le loro lavorazioni, un coro instancabile fatto dalle voci di pialla, sgorbie, raspa, levigatore, martello. Un coro che segue lo spartito del designer, le sue linee di progetto, le variazioni del suo estro creativo.

E’ nata così, Alice, tra quelle voci, nel 2019. E nel 2021 le ha fatto buona compagnia “Magic Box”: esternamente uno specchio, internamente una scrivania, è un pensile capace di integrarsi nell’arredo domestico per soddisfare le attese di chi lavora da casa o studia.

Come ho anticipato, WunderWood è un concorso biennale che vede gli studenti delle tre Scuole protagonisti nella progettazione, come recita il bando, di “un mobile contenitore, in legno, che si distingua per creatività e innovazione”.
Il tema di quest’anno è il “Simbolo Mobile” che, nelle intenzioni del suo ideatore, il docente Alfred De Locatelli, vuole invitare i partecipanti “alla riflessione e alla ricerca, partendo dallo studio dei simboli del passato fino a quelli dei nostri giorni”.
Non solo, la sollecitazione a progettare è ancor più incisiva: “…il tema esprime contenuti di significato ideale dei quali diventa il significante. Tale elemento è in grado di evocare alla mente dell’osservatore un concetto diverso da ciò che il simbolo è fisicamente, grazie ad una convenzione stabilita. Il simbolo può possedere una duplice valenza e pertanto non può essere spiegato in maniera univoca; ne sono di esempio molti tra quelli tradizionali”.
Appuntamento perciò a luglio: è in questo mese, infatti, che una giuria di esperti selezionerà il vincitore e Fabbro Arredi sarà “la falegnameria artigianale” che renderà concreto il progetto e lo promuoverà presso mostre e fiere in Italia e all’estero.

 

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