Trittico di Loft : LOFT “A”, una casa di appoggio comoda, bella e di qualità.
a cura della Redazione
La trasformazione di spazi adibiti a laboratori ha dato origine ad un raffinato mini complesso abitativo in una zona storica di Milano.
Stretta tra Porta Romana e Viale Caldara – il viale dei Bastioni con le vestigia delle Mura Spagnole- via degli Orti ha conservato l’aspetto di un piccolo borgo in una zona adibita, fino all’800, alla coltivazione della terra a ridosso dei palazzi che si affacciavano proprio sul corso di Porta Romana.
Lasciato alle spalle un passato “oscuro” la zona è stata interessata da un vero e proprio processo di gentrificazione che l’ha portata ad assumere le caratteristiche di un quartiere di pregio, in cui si respira “un’atmosfera tra parigina e provinciale” per chi “girato l’angolo, si trovasse immerso nel rallentamento dei movimenti e dei rumori, d’alberelli rigogliosi e persone in placido cammino” tra negozi, bar e ristoranti.
È in questo contesto che lo studio milanese Archventil ha curato per la società di investimenti immobiliari Rinofanto Development, il progetto di ristrutturazione di un ex-laboratorio che è stato trasformato in unità residenziali, di dimensioni diverse e fortemente personalizzate.
L’area iniziale, di 240 mq, è stata suddivisa in tre loft cui si accede attraverso un corridoio comune riservato ai soli proprietari.
Archventil ha studiato l’allestimento e il decoro interno degli appartamenti immaginandoli come future residenze di potenziali acquirenti.
Il Loft A ha una superficie di 60 mq, compreso il soppalco, ed è stato pensato come una comoda casa d’appoggio. Distribuito su due livelli, l’alloggio presenta al piano inferiore un open space (ingresso, living, cucina e bagno) e a quello superiore una camera da letto con cabina armadio e deposito.
Il blocco centrale che ospita il bagno al primo livello e la cabina armadio al secondo separa visivamente il living dalla cucina e conferisce privacy alla camera pur restando, quest’ultima, aperta sulla sottostante zona giorno.
I serramenti a tutta altezza (superiore ai 4 metri) lasciano entrare con abbondanza la luce naturale; sono realizzati in alluminio bianco e i cristalli sono parzialmente opacizzati. Elementi a doghe di legno verniciato bianco realizzate su misura coprono il sistema di climatizzazione, gole ed elementi in cartongesso occultano gli impianti e il sistema di strip led.
Forme semplici e una palette di base bianca -contrastata con finitura nera opaca della struttura della scala e degli elementi dell’impianto domotico- accolgono elementi contemporanei combinati a complementi vintage e di modernariato prevalentemente degli anni ‘50.
Materiali caldi come il legno del pavimento in doghe di rovere naturale posate a correre in diagonale, sono stati abbinati ai metalli e a materiali compositi.
Nel soggiorno sono stati armonizzati elementi d’arredo puntuali ed opere d’arte che richiamano un’atmosfera mid-century con accenti di stile nordico: applique in ottone spazzolato dal profilo industriale, un tavolino in acciaio laccato nella tonalità di un raffinato color cipria e dotato di maniglia a “becco” al centro del vassoio, un tappeto realizzato a maglia in corda di cotone riciclato, un armadio con cintura cannettata degli anni ’50 realizzato a Cantù, l’orologio Sunburst Clock di VITRA, progettato nel 1949 da George Nelson, una poltrona stile Marco Zanuso, degli anni ’50, di colore blu intenso. L’illuminazione è stata affidata a STILNOVO per la lampada a sospensione Sputnik con struttura a 16 bracci in ottone e per la piantana con bracci regolabili, sempre in ottone, a VESOI, sistema “U brass” per le lampade a parete.
Nell’area cucina, che occupa lo spazio sotto il soppalco, si respira un’atmosferica più nordica. Le attrezzature si sviluppano lungo due pareti, ad “L”: da un lato il piano di lavoro, dall’altro le colonne che ospitano gli elettrodomestici. La penisola ospita il piano cottura ad induzione e si prolunga collegandosi alla parete con un piano che funge da tavolo da pranzo/lavoro la cui finitura in melaminico si lega alle nuance del pavimento in rovere. Le finiture di base e colonne sono invece in laccati opaco color tortora ed il top è in HPL (laminato stratificato) con effetto marmo calacatta.
Gli sgabelli in tecnopolimero sono di SCAB design, modello “Più”e riprendono il colore delle ante della cucina; hanno un’altezza di 65 cm, una misura intermedia tra quella classica per bar e le sedute per tavoli da pranzo.
La camera da letto, al piano soppalco, è arredata con elementi essenziali: oltre al letto è presente la sedia “Panton” prodotta da VITRA e progettata da Verner Panton nel 1960, il pouf “Frank” di B&B ITALIA, in velluto, disegnato da Antonio Citterio.
L’illuminazione dell’ambiente è stata affidata ad una piantana degli anni ’70 con paralume in vetro, dalla lampada “Dioscuri” disegnata da Michele De Lucchi per ARTEMIDE e dalla lampada “Street Life” di SELETTI.
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LUCA ROTONDO