Racconto di design.
Uno stile eclettico per restituire inaspettate suggestioni.
In Brianza l’architetto Stefano Fumagalli ha curato la progettazione d’interni di un appartamento situato al livello superiore di una casa indipendente, con giardino, risalente agli anni ’50.
Il tempo, le abitudini, le persone che l’hanno abitata ne avevano modificato l’impianto distributivo, le finiture, le dimensioni. L’intervento di ristrutturazione ha restituito vigore, personalità, attualità agli ambienti.
All’unità abitativa si accede attraverso una scala esterna caratterizzata da un elegante andamento curvilineo: un balcone, unito ad un’ampia loggia con funzione di living esterno, precede l’ingresso che si apre sulla zona giorno, frontalmente allo sbarco della scala elicoidale interna in cemento e resina trasparente (Edilco Scale) che funge da collegamento diretto con l’appartamento sottostante, occupato dai figli della coppia.
Bandito il “ton sur ton” nella zona living del primo piano; concepita come un unico ambiente fortemente illuminato dalla luce naturale si allunga ad “L”e racchiude nello stesso spazio il salotto con la zona pranzo e cucina: il biglietto da visita dei proprietari è uno stile eclettico caratterizzato da un mix di colori, finiture e materiali.
La cucina è strutturata essenzialmente su due elementi compositivi: la parete di fondo è attrezzata a tutt’altezza con contenitori che la disegnano in modo simmetrico; davanti, un’isola si sviluppa perpendicolarmente ad essa. E’ di legno zebrano, dalle caratteristiche striature brune, la parete attrezzata -per la quale la ricerca di un rigore formale non lascia posto per elementi a giorno- mentre l’acciaio con finitura satinata, ottenuta con spazzole di tampico ( Foster ), si fa protagonista per l’isola che ospita il piano cottura, il lavello e gli altri elementi contenitori sottopiano. La cappa è sospesa con aspirazione a soffitto (Gutmann).
Contrapposta alla parete della cucina, e in perfetta continuità visiva, l’area pranzo è organizzata con sei posti a sedere (Plastic Eames di Vitra) raccolti attorno al tavolo con struttura in ferro verniciato bianco e piano in vetro di Le Corbusier (collezione “i Maestri” di Cassina).
L’illuminazione è qui affidata alla sospensione Zettel’z 5 di Ingo Maurer, elemento iconico e “poetico” riconoscibilissimo per i foglietti traslucenti di carta giapponese, intercambiabili e rinnovabili, che ne adornano le braccia.
Conclude la “L” della zona giorno lo spazio del salotto dominato da due elementi di forte impatto visivo. Il primo: il divano componibile Tufty-Time disegnato da Patricia Urquiola per B&B Italia, dalle generose dimensioni e dalle forme morbide con fodere trapuntate, assicura un comodo relax e, contemporaneamente, col suo audace colore giallo brillante, invita ad attività conviviali sotto lo “sguardo” della lampada da terra Sampei di Davide Groppi che, con la sua altezza fuori standard, si erge su un gambo come un’autentica, inaspettata canna da pesca.
Il secondo elemento è la parete di fondo rivestita con carta da parati caratterizzata da una grafica molto suggestiva, a tema “lettering”, disegnata dal designer Gio Pagani per Wall&decò.
Completano l’arredo del living una cassettiera d’epoca e sedute in legno di rovere con rivestimento in cavallino di Charles e Ray Eames e poi lo sgabello Cork Family-Modello A disegnato da Jasper Morison per Vitra, qui utilizzato come tavolino.
Cambio di registro per la zona notte del primo piano che condivide con il living solo la continuità della pavimentazione in legno di rovere sbiancato: nella parte notoriamente più privata della casa si smorzano i toni e i colori diventano più austeri.
Gli arredi della camera padronale sono realizzati, su disegno, in ferro nero e vetro. Qui c’è anche spazio per un’interessante innovazione che rivoluziona l’immagine del classico armadio “quattro stagioni”: due elementi contenitori bifacciali, attraverso un sistema pivottante, girano attorno ad un cardine centrale consentendo l’accesso semplicemente con un’agevole rotazione dell’armadio.
Di nuovo l’utilizzo di una carta da parati disegnata da Gio Pagani per Wall&decò, ma questa volta il tema compositivo è un delicato volo di farfalle, esteso anche sul soffitto. Per il bagno padronale è stato utilizzato un rivestimento in resina sia per il pavimento che per le superfici verticali di colore grigio in nuance con la pietra naturale scelta per il piano d’appoggio, il lavabo troncoconico Flute ed il piatto doccia, tutti di Neutra Design. Anche in questo caso i mobili sottopiano sono realizzati con il medesimo legno zebrano utilizzato per la cucina
Completa il bagno a servizio della camera padronale l’originalissimo radiatore Heatwave di Jaga: al primo sguardo lo si percepisce come un bassorilievo dallo stile rococò, lontano dalla possibilità d’intuirne l’autentica funzione di riscaldare l’ambiente. Una vera sorpresa che restituisce il gusto e le suggestioni che hanno accompagnato le scelte dei padroni di casa.
s f o g l i a l a g a l l e r i a
a cura della
Redazione
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STEFANO FUMAGALLI
architetto
Via San Carlo , 6
20841 CARATE BRIANZA (MI)
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Adriano Pecchio
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