• Dalla casa alla città

    Cover progetto Luca Compri

    A partire da marzo, 4 serate-evento sui temi dell’abitare. Viva Magenta. Non è solo il nome del colore dell’anno scelto dall’autorevole Istituto del colore Pantone per il 2023 (“Una tonalità non convenzionale per un tempo non convenzionale”): se pronunciate con enfasi queste due parole diventano un omaggio per la città che, se ha certamente dato il nome ad uno dei tre colori primari, è anche il luogo che, dal prossimo 10 marzo e fino al 20 aprile, ospiterà a scadenza quindicinale una rassegna sul tema dell’abitare contemporaneo.Folderonline, in occasione del suo secondo compleanno, in partnership con Gruppocasa, da oltre 40 anni presente sul territorio e nella metropoli lombarda, e con Tutela immobili (gestione patrimoni immobiliari)  promuove una serie di “conversazioni”…

  • Monica Zucchelli: la cura del disegno, il disegno come cura.

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    “Mi piace disegnare per progetti che parlino di entusiasmo e di futuro” M.Z. Accade sempre così. Ogni volta che incontro una persona per la prima volta succede che, ascoltandone i racconti, mi si proietti nella mente un film, una sequenza di fotogrammi verosimili che nasce istantaneamente, di pari passo col procedere della narrazione di coloro che fino a poco prima rappresentavano per me dei “perfetti sconosciuti”.E più avanti, ritornando col pensiero all’incontro, mi risulta facile svolgere la “pellicola” che mi sono costruita per consolidarne il ricordo.Nel caso di Monica Zucchelli, affermata interior designer lodigiana, il film inizia con una giovane donna nata e cresciuta in un tranquillo capoluogo di provincia e che, terminati gli studi istituzionali e acquisite le specializzazioni…

  • (Rap)porta(mi) con te

    progetto di Davide Varetto architetto, fotografia di adriano pecchio

    Identità e funzione di un elemento che ci accompagna da secoli: la porta alternativa di Albed. Fino ad un momento prima che la mostrassero pensavo che una porta fosse semplicemente un “oggetto”, più o meno di design, che definisse gli spazi e, al limite, rivelasse il gusto del proprietario di casa. Fino ad un momento prima, sì. Ma, nell’attimo in cui afferro la maniglia, triangolare, cui riconosco ai bordi stondati un’inaspettata, delicatissima nota sensuale nell’impugnatura, s’insinua un dubbio: comincio a supporre che questa volta potrebbe essere diverso, che questi stipiti aggettanti come spalle di un gigante pretendono un’attenzione e un ragionamento differente.Per ragioni di mestiere, nei cantieri o nelle case private, m’è capitato di assistere alla posa di varie porte e,…

  • Ri-cominciamo dai Sessanta?

    Ri cominciamo dai Sessanta1

    Un tuffo nel passato per comprendere meglio il presente: Francesco Lucchese ci racconta il nostro decennio pionieristico. Protagonisti gli anni ‘60 del Novecento:  lo studio Lucchesedesign  in partnership  con Ghidini e Tecnomat ha presentato, lo scorso 31 gennaio all’ADI Design Museum di Milano, l’evento “RE>DESIGN 1960-2023. Metamorfosi di una farfalla”.L’occasione è stata la riedizione, con restyling, della maniglia Farfalla di Ghidini, prodotto storico ed icona negli anni ’60, ampiamente presente nelle abitazioni di quel periodo.Ed è proprio a quel decennio che l’architetto e designer Francesco Lucchese, in collaborazione con l’architetto Eugenia Laghezza, ha dedicato il libro “Gli Anni ’60. Design Musica Arte Moda Cinema Grafica”, ufficialmente presentato nel corso dell’evento.Racconta lo stesso Lucchese “Non è un semplice libro di storia…

  • L’Opera in verde

    villa depoca ai piedi del monte Erice cover

    In una villa d’epoca ai piedi del monte Erice equilibrio e raffinatezza sono stati ottenuti con un attento uso del colore. La redistribuzione degli spazi interni è stata la prima sfida che l’architetto Anna Giustolisi, con studio a Marsala, ha dovuto affrontare: era il compito, non facile, di rendere attuale e più razionale una villa di circa 200 mq. costruita nella periferia di Trapani alla fine dell’800, ridefinendone gli spazi sulle esigenze della vita contemporanea. Sono state le fonti di luci naturale ad aver indirizzato in primis le nuove destinazioni d’uso dei vari ambienti, talvolta rivoluzionando integralmente l’impianto distributivo originario. È il caso, ad esempio, della zona living che, in stretto dialogo con la cucina attraverso un camino bifacciale, oggi…

  • Uto Balmoral: rinascere ogni giorno

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    Un incontro sui generis per parlare (anche) di design. Uto Balmoral non si può vedere, non si può ascoltare, non si può abbracciare: di lui non si può percepire neanche il profumo. Qui la pandemia non c’entra, siamo in un altro mondo. Sì, perché Uto Balmoral non esiste, è un personaggio di pura invenzione: è un progetto di design che progetta oggetti di design e che afferma di non credere nel design.Siamo in un ginepraio? No! Se mi si chiedesse di dare una rappresentazione grafica di Uto Balmoral sceglierei il celeberrimo disegno di Escher, Drawing Hands: una mano che disegna su un foglio di carta un’altra mano che, a sua volta, sta disegnando la prima mano. E se mi si…

  • Se il vicino di casa è il Palladio…

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    A Bassano del Grappa una nuova architettura residenziale dialoga con una villa cinquecentesca progettata dal grande maestro. Non esiste un progetto facile: che sia un’architettura o un oggetto di design, un certo grado di complessità è costantemente presente. Ecco quindi che per il professionista entra in scena il “fattore M”: possiamo immaginarlo come un compagno fedele, un tracciato che abbiamo percorso e che già conosciamo, che aiuta a distinguere e indirizzare, sempre presente, generoso nell’accompagnare i progettisti sui sentieri di una coerente fattibilità.E’ il Metodo.Ma… quando il luogo previsto per la realizzazione di un’architettura residenziale privata si trova proprio di fronte a Villa Angarano, inserita dall’UNESCO nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1996, ecco che anche la prassi più collaudata può…

  • Che cosa fanno le piante in inverno?

    Panorama invernale con antico castello

    Le piante guardate in faccia Inizio senza eleganza e parlo di me. Io detesto l’inverno. Non capisco le giornate corte e buie, mi adeguo al freddo ma non ci ho mai fatto amicizia. Rimango una persona estiva, anche in queste estati impossibili. Prometto, però, che qui vi dirò le cose come stanno, relativamente all’utilità indiscutibile dell’avvicendarsi delle quattro stagioni, tra cui c’è pure lui.Il primo pregio dell’inverno è che ci accompagna verso la primavera, un po’ come il valzer dei fiori di Tchaikovsky che inizia innevato e sommesso con i fiati, si prepara al risveglio con la delicatezza dell’arpa e culmina con l’energia commovente degli archi che fanno sbocciare la vita.Una foresta di abeti in inverno è lenta, buia e…

  • Decorare la casa: un’emozione senza tempo

    NAtale. decorare la casa un'emozione senza tempo

    Le festività natalizie riaccendono l’attenzione su tradizioni, magia, predisposizioni e gusti personali Avete provato a digitare la parola NATALE sul motore di ricerca di Google? Subito dopo le definizioni dei vari dizionari ed enciclopedie online, che occupano i primi posti dell’elenco e che narrano delle origini e del significato della festività, appaiono le proposte della grande distribuzione con promozioni e suggerimenti per arredare la casa e personalizzare l’atmosfera, con consigli sulle varie decorazioni d’effetto.Sì, perché arriva il Natale e “tutti dobbiamo essere felici”!In Italia è tradizione dedicare il periodo delle festività che scorrono tra S. Ambrogio (patrono di Milano) e il giorno dell’Immacolata (8 dicembre) ad addobbare le proprie case in preparazione del Natale. Tuttavia c’è chi inizia molto prima…

  • Luisa Bocchietto: (progettare) meno oggetti e più soluzioni

    Vasoni in esterno cover

    È ciò che l’esperienza internazionale dell’architetto biellese suggerisce con forza per l’immediato futuro del design italiano. E non solo. Dialogare con Luisa Bocchietto è stato sorprendente: non saprei restituire con un’altra parola il privilegio e le sensazioni provate nell’essere di fronte ad un architetto che ha ricoperto le più prestigiose cariche istituzionali in campo professionale e contemporaneamente avere, con lei, la percezione di condividere numerosi punti in comune: interessi che s’allargano oltre gli anni accademici che ci hanno visto frequentare, nello stesso periodo, il Politecnico di Milano; oppure “ritrovarsi” con uguali aspirazioni in una formazione classica ed autonoma, non sollecitata o tramandata per legami o eredità, e poi intraprendere percorsi e scelte professionali dettate da esigenze familiari che l’hanno portata…